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Angolo Botanico - Piante Velenose
Nome Scientifico: Daphne mezzereum
Nome Volgare: Fior di stecco
Descrizione: È un piccolo arboscello eretto la cui altezza varia dai 30 ai 70 cm (massimo 100 cm). La forma biologica è nano-fanerofita (NP), sono piante legnose con gemme svernanti poste tra i 30 cm e un metro dal suolo
Il frutto è una drupa sferica monosperma (con un solo seme di colore chiaro e ricco di sostanze oleose) a esocarpo carnoso e consistenza coriacea; ha l'aspetto di una bacca rosso-corallo a superficie liscia Le bacche pur essendo velenose sono mangiate dai tordi (uccelli) che evidentemente sono immuni dal veleno; in questo modo disperdono i semi della pianta con i loro escrementi..
Uso: Sostanze presenti: nelle varie parti della pianta è contenuta una “resina acridica”, chiamata mezerina, ma anche un glucoside amaro e velenoso denominato dafnina (è un “glucoside cumarinico” formato da due composti: glucosio e dafnetina).
Proprietà curative: anticamente gli estratti di questa pianta venivano usati come purganti, vescicanti (uso esterno) e per i dolori reumatici. In tempi più recenti dalla corteccia si ricavano diuretici e stimolanti da usarsi sempre sotto stretto controllo medico.
Parti usate: soprattutto la corteccia (fresca o macerata nell'acqua o nell'aceto) dalla quale si ricavano sostanze alcooliche.
(Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono e non provengono né da prescrizione né da consiglio medico.)